Presso il Centro Medico Specialistico Baganza potrà effettuare da oggi l’OCT: tomografia a coerenza ottica.
CHE COS’È?
La Tomografia a Coerenza Ottica (OCT) è un esame oculistico fondamentale nel valutare lo stato di salute della Rètina (Macula) e del Nervo Ottico.
Si tratta di una tecnica NON INVASIVA basata sul principio fisico dell’interferometria a luce bianca (a bassa coerenza di fase), ovvero un fascio laser privo di radiazioni nocive che viene impiegato per analizzare le strutture oculari, soprattutto della retina e del nervo ottico (ad oggi anche della cornea)
L’esame è assolutamente INNOCUO per i tessuti oculari, è INDOLORE senza alcun contatto con strumenti sul bulbo oculare, ed è di rapida esecuzione (pochi minuti) oltre che altamente riproducibile.
L’analisi computerizzata dei tessuti permette di ricostruirne sezioni sagittali, sezioni frontali e aspetti tridimensionali della parte posteriore della Rètina e del Nervo Ottico.
A COSA SERVE L’ESAME?
L’OCT fornisce informazioni sulle alterazioni strutturali della retina (soprattutto la zona Maculare), in modo “istologico”, ottenendo delle biopsie in vivo e senza alcun mezzo di contrasto identificando anche le più fini lesioni responsabili di patologie retiniche (risoluzione dello strumento di circa 3 micron!).
Permette, inoltre, la misurazione automatizzata dello spessore dei tessuti (utile per monitorare l’evoluzione nel tempo delle malattie); viene dunque indicato come esame imprescindibile per la diagnosi precoce, per la stadiazione e il follow up di numerose patologie oculistiche:
- Glaucoma (l’OCT, misurando lo spessore delle fibre nervose che circondano il nervo ottico, permette una diagnosi precoce della patologia anche in presenza di un campo visivo normale)
- Maculopatie: degenerazione maculare senile (forma atrofica e forma essudativa) e maculopatie non legate all’età
- Distrofie ereditarie retiniche
- Edema maculare diabetico o di altra natura
- Foro e pseudoforo maculare
- Retinoschisi foveale
- Distacco sieroso ed emorragico del neuroepitelio retinico e dell’epitelio pigmentato
- Neovascolarizzazione intraretinica e preretinica
- Occlusione venosa retinica
- Patologie dell’interfaccia vitreo-retinica, quali trazioni vitreo retiniche, membrane epiretiniche (pucker maculare)
- Corioretinopatie acute e croniche
Si mostra inoltre indispensabile nella diagnosi preoperatoria e nel follow-up postoperatorio della gran parte delle patologie oculari che necessitano di un intervento chirurgico.
DOMANDE FREQUENTI (F.A.Q.)
Quanto dura l’esame?
La tomografia ottica è un esame di semplice e rapida esecuzione (10-15 minuti); ogni immagine di una sezione ottica tomografica viene catturata in una frazione di secondo e una mappa retinica è ottenuta in pochi secondi.
Come si esegue la tomografia ottica?
Il paziente viene fatto accomodare seduto di fronte allo strumento, appoggia mento e fronte a degli appositi supporti; quindi, viene invitato dall’operatore a fissare una mira luminosa.
Quali pazienti possono sottoporsi all’OCT?
Possono sottoporsi all’OCT tutti i pazienti nei quali sia presente o si sospetti una malattia della retina e del nervo ottico. L’esame fornisce risultati meno accurati o può non essere eseguibile in presenza di opacità avanzate dei mezzi diottrici, importanti alterazioni del film lacrimale ed in caso di estrema difficoltà o di assenza di fissazione.
Viene instillato del liquido nell’occhio?
La tomografia ottica non prevede il contatto fra lo strumento e l’occhio del paziente; pertanto, non richiede l’instillazione di collirio anestetico. A differenza di altri esami della retina, non prevede l’impiego di alcun liquido colorante né di contrasto, escludendo così la necessità di iniezioni ed il rischio di reazioni allergiche. Con l’avvento dell’OCT di ultima generazione l’esame può essere effettuato anche senza la dilatazione della pupilla, previa valutazione da parte dell’operatore delle caratteristiche oculari e del tipo di patologia che si vuole indagare.
A cura del Prof. Arturo Carta
Per prenotare telefoni al numero 0521/968415