Presso il Centro Medico Specialistico Baganza potrà analizzare il microbiota intestinale, un test di screening semplice e non invasivo attraverso il quale potrà conoscere il problema dei suoi sintomi ed intraprendere con il nutrizionista un percorso terapeutico. Il Dott. Bongiovanni Tindaro, nutrizionista biologo, è disponibile ad effettuare una prima consulenza gratuita in cui le illustrerà l’esame. Il microbiota intestinale è la comunità microbica che risiede nel nostro tratto gastrointestinale ed è unico per composizione in ogni individuo. Con i suoi miliardi di cellule batteriche, il microbiota intestinale è uno degli ecosistemi più ricchi e diversificati sul pianeta. Il patrimonio genetico dei batteri che risiedono nel nostro intestino contiene 150 volte più geni rispetto a quello umano e preserva la nostra salute esercitando esse →
Presso il Centro Medico Specialistico Baganza potrà effettuare una colposcopia con eventuale biopsia. La procedura viene effettuata dalla ginecologa Dott.ssa Nani Antonella, previa visita specialistica. CHE COSA SONO LA COLPOSCOPIA E LA BIOPSIA CERVICALE? La colposcopia è un esame che consente una visualizzazione accurata della cute della vulva, della mucosa (cioè della superficie di rivestimento) della vagina e del collo dell’utero. Qualora durante la colposcopia venga evidenziata una qualche area anomala, è possibile effettuare contestualmente un piccolo prelievo di tessuto (biopsia), che sarà poi inviato presso un laboratorio per l’analisi al microscopio. La colposcopia non è un’indagine da eseguire di routine, cioè come test di screening per il cancro del collo dell’utero. A questo scopo si esegue il Pap-test. LA PROCEDURA La colposcopia è un esame che viene eseguito in regime ambulatoriale. Per eseguire la colposcopia, il ginecologo si serve del colposcopio, uno strumento di ingrand →
Presso il Centro Medico Specialistico Baganza potrà effettuare l’esame Uroflussometria con tempi molto brevi. L’esame è a pagamento e può essere effettuato da solo oppure abbinato a visita specialistica Urologica.
- Che cos’è l’uroflussometria?
L’uroflussometria è l’esame che consente, in maniera del tutto non invasiva, di misurare il flusso minzionale in ogni suo momento, riproducendolo in forma grafica. Rappresenta l’indagine urodinamica più semplice e meno invasiva.
- A che cosa serve l’uroflussometria?
L’uroflussometria consente di tracciare un profilo minzionale di quei pazienti che hanno problemi che riguardano lo svuotamento della vescica, in particolare quelli che presentano sintomi interessanti il basso tratto urinario che possono essere associati a problemi di ostruzione urinaria o ipertrofia prostatica.
Alcune persone raccontano di sentire uno strano ronzio in un orecchio. Si accorgono che questa sensazione l’hanno solo loro. E’ come se nell’ambiente dove vivono ci fosse un televisore mal sintonizzato sempre acceso oppure una camera d’aria forata che produce un sibilo costante. Se questa sensazione dura poco, al massimo alcune ore o comunque non più di un giorno, non dobbiamo preoccuparci. Se persiste per più di un giorno allora è bene chiedere aiuto ad un medico per affrontare la situazione. Questo problema clinico viene definito col termine “acufene” ed è uno dei sintomi più difficili da interpretare per uno specialista. Occorre subito spiegare la differenza tra malattia e sintomo. L’acufene è un sintomo. Sono sintomi il dolore, la perdita di udito, la vertigine. Il sintomo è aspecifico, non ci dice nulla sulla malattia, ci orienta semplicemente verso un organo. La malattia è invece un concetto preciso, per esempio l’otite media, il colesteatoma, l’otosclerosi sono tutte malattie dell’orecchio. Il comportamento da adottare è semplice: interpretare correttamente il sintomo e andare, anche con l’aiuto del medico di famiglia, dallo specialista competente per quel problema. Se il nostro problema fosse una diminuzione della capacità uditiva, sia →
Siamo orgogliosi di annunciare che oggi, al Congresso Nazionale annuale di Oculistica, il Prof. Arturo Carta nostro Oftalmologo ha ritirato il premio come migliore lavoro scientifico del 2017 attribuitogli dalla Società Oftalmologica Italiana!
Oggi presso l’Ospedale Maggiore di Parma si terrà un convegno che vede la riunione di oltre 200 Specialisti oculisti, neurologi, neurochirurghi e neuroradiologi organizzato e presieduto da uno dei nostri Specialisti, il Prof. Arturo Carta, sulla cura delle neuropatie ottiche.
Qui un intervista del Prof. Carta sulla Gazzetta di Parma di ieri, 04 maggio 2017.
L’intervento che ritengo veramente innovativo nella chirurgia dei turbinati è la devascolarizzazione in anestesia locale con le radiofrequenze. Parliamo di chirurgia mini-invasiva in quanto può essere eseguita su qualsiasi paziente in anestesia locale. Si tratta di un intervento che provoca un minimo dolore, facilmente sopportabile. Lo si esegue senza tamponi e con un rischio di sanguinamento praticamente nullo. Le radiofrequenze si considerano una metodica “a freddo”, cioè agiscono ad una temperatura tra 40°C e 70°C. Si tratta di una tecnica denominata anche “biosurgery” perché rispetta la funzione dei tessuti coinvolti. Quando opero con questa tecnica cerco di essere il meno demolitivo possibile e posso rispettare la mucosa dei turbinati. In figura 1 si osserva, a destra, un caso dove le fosse nasali sono ristrette perché i turbinati sono ipertrofici. L’intervento consiste nell’introduzione di un elettrodo nel turbinato. L’elettrodo è uno strumento simile ad un lungo ago. Lo strumento è collegato ad un apparecchio che produce una sollecitazione con le radiofrequenze la quale provoca una devascolarizzazione (vedi fig. 2). Ad intervento terminato i turbinati si presentano ridotti di volume, ma ricoperti di croste (vedi fig. 3). I pazienti che giungono in sala operatoria sono persone che presentano turbinati aumentati di volume, perché sono congesti di sang →
Presso il Centro Medico Specialistica Baganza, in collaborazione con il Laboratorio di Analisi Nuovo S. Orsola e Synlab Brescia, potete effettuare il Test Intolleranze Alimentari. Il Test Intolleranze Alimentari è un esame ematochimico che consente di individuare gli alimenti che possono causare disturbi più o meno gravi nell’organismo. DIFFERENZA TRA ALLERGIE E INTOLLERANZE Si definisce allergia una reazione che compare nell’arco di pochissimo tempo dopo l’assunzione dell’alimento. L’intolleranza alimentare, invece, è una reazione infiammatoria dipendente dal progressivo accumulo di sostanze con effetto infiammatorio nell’organismo. Il meccanismo di reazione è probabilmente dovuto ad alterazioni del sistema immunitario con coinvolgimento dei granulociti neutrofili; tali alterazioni sono causate dalla reazione contro sostanze riconosciute come dannose. I disturbi, nel caso di un’intolleranza, non sono in diretta relazione all’assunzione dell’alimento, ma si possono verificare a distanza di tempo fino a 72 ore dopo; i disturbi si possono sviluppare a carico di qualsiasi organo-apparato-sistema. SINTOMI →
Tra le cause più importanti di difficoltà respiratoria dal naso annovero le ipertrofie dei turbinati e le deviazioni del setto, con particolare interesse per l’ipertrofia dei turbinati. Questo è un fenomeno che caratterizza diverse malattie. La malattia più comune è la rinite allergica. Esistono altri tipi di rinite che portano ad un aumento di volume dei turbinati, ricordiamo le riniti non allergiche eosinofile e neutrofile. Queste si caratterizzano per sintomi simili alla rinite allergica, ma non esiste un allergene, cioè non si individua una sostanza scatenante. L’ipertrofia dei turbinati è anche sostenuta da fattori aspecifici come l’inquinamento e il clima freddo-umido. In altri casi la deviazione del setto nasale favorisce l’aumento di volume dei turbinati soprattutto nella fossa nasale più ampia. In questo articolo mi soffermo sugli aumenti di volume dei turbinati che possono derivare da qualsiasi causa. Il risultato è che per effetto dei turbinati ingrossati il paziente respira molto male. Nella figura si osserva l’interno delle fosse nasali: a sinistra un soggetto normale, dove si vede che lo spazio respiratorio (colore marrone scuro) è ampio. Nel disegno di destra un soggetto con turbinati ipertrofici, quindi con difficoltà respiratoria nasale. Gli otorinolaringoiatri hanno cercato da tempo di porre rimedio a questo problema sia con farmaci e che co →
È questa una domanda che forse un lettore su dieci si pone. Infatti le persone che soffrono per un fastidioso ronzio nell’orecchio, denominato acufene, sono molte. Si parla del 10% nella popolazione adulta. L’argomento interessa molti medici, ma anche industrie farmaceutiche e chimici. Penso però che un farmaco che sia efficace nell’eliminare l’acufene non esiste e non esisterà mai. Perché non potrà mai esistere? L’acufene non è una malattia, ma è un sintomo che caratterizza quasi tutte le malattie dell’orecchio. Esisterà mai una medicina in grado di curare tutte le malattie dell’orecchio? Certamente no. Ecco perché medicine idonee a curare l’acufene non esisteranno mai. Esistono farmaci che curano una malattia dell’orecchio, saranno efficaci per quella malattia e per l’acufene provocato da quella malattia. Qualcuno potrebbe pensare che non essendoci farmaci, non sia possibile una guarigione. Il problema è malposto. Ricordo, e questo è molto importante, l’acufene è il sintomo di una malattia. Il problema è individuare la malattia dell’orecchio che ha portato all’acufene. Questo è il momento cruciale nel trattamento di questo disturbo. Il problema è anche più complicato perché la malattia non è sempre dell’orecchio, ma può interessare altri organi come l’articolazione temporo-mandibolare o essere determinata da una malatti →